tangerineshade
"Are You a mod or a rocker? I'm a rod!"

Roadrunner

La vita del pendolare del weekend in Italia è piuttosto dura. Macinare centinaia di kilometri sulle (auto)strade nostrane è un po’ una corsa ad ostacoli, o un gioco dell’oca (un paio di settimane fa ho pescato la carta “Caduta di un manufatto dei Cantieri dell’Alta Velocità su manto stradale causante danni che ne richiedono il ripristino, asfaltatura compresa”). A poco servono i diversivi, se non le partenze antelucane del lunedì mattina. Le albe sono belle da vedere, pero è meglio arrivarci da una notte di bagordi anziché da una sveglia precoce. Il lirismo di una nuvola che gradualmente si accende di arancione è più facile coglierlo con un bombolone in spiaggia invece che sorpassando un TIR che sbanda per la carenza di riposo del suo autista. Com’è facilmente immaginabile, l’unico sollievo a queste peregrinazioni, a cui si aggiungono quelle lavorative tipo una simpatica escursione in Baden-Württenberg, sulle rive del lago di Costanza, è la possibilità di ascoltare una quintalata di musica. E ciò acquisisce una valenza ancora più elevata in questo periodo che ha visto la concomitante disponibilità di tantissime nuove uscite. Certo, l’acustica dell’abitacolo non è delle migliori, specie quando a causa della velocità il rumore del motore e delle turbolenze aerodinamiche tendono a far scomparire i dettagli dei suoni prodotti dalle casse, ma del resto il Codice (così come il buonsenso) impedisce l’utilizzo delle cuffie. Questo distinguo è necessario: credo che le impressioni ricavate da questi ascolti siano da prendere con il beneficio dell’inventario.
Tra tutti gli album ascoltati, quello che spicca, di gran lunga, è il nuovo dei dEUS: Pocket Revolution. Tutto quello che c’è da dire in proposito lo ha perfettamente espresso il Boss qui. Condivido con lui anche a riguardo del brano più coinvolgente: Cold Sun Of Circumstance. Credo che il loro concerto al Rolling Stone il 28 novembre prossimo sia uno degli episodi irrinunciabili della stagione live invernale. A proposito di Live: l’8 ottobre al Conservatorio di Milano gli Eels ci regaleranno una serata con gli archi. Scattofelino ne illustra i dettagli qui.
Super Furry Animals - Love KraftQuindi, in ordine di merito, passerei a Love Kraft dei Super Furry Animals. Rimangono pop ma mi paiono meno scontati, un po’ come se avessero fatto una metamorfosi analoga per certi aspetti a quella dei Supergrass (il cui Road To Rouen rimane uno dei dischi più piacevoli da ascoltare quest’estate). Insomma, al settimo album si sono impegnati a dare qualcosa di più, pare che ci sia il coinvolgimento di tutta la band nella stesura dei brani. Più corale insomma.
Poi passo a Leaders Of The Free World degli Elbow. Forse per le altissime aspettative mi trovo poco entusiasta. Dicevo che non mi pare di trovare una traccia analoga a quella di Not A Job, ed alla fine c’è quasi la voglia di tornare ad ascoltare Cast Of Thousands, il loro bellissimo album del 2003.
Inaspettatamente devo rivalutare i Black Rebel Motorcycle Club, che quardavo con sospetto in seguito allo spropositato hype che aveva accompagnato il loro esordio ed soprattutto il secondo disco un paio di anni fa. Howl mi pare un lavoro leggero ma onesto, un rock diretto con discrete influenze blues. Ain’t No Easy Way si trova qui.
I The Rakes sono stati la mia salvezza nelle prime ore delle albe di cui sopra. Il loro post-punk tambureggiante è l’ideale per tenerti sveglio. Si lo so, ormai di questi gruppi inglesi se ne contano a decine, ma mal che vada ci si può limitare a fare un po’ di cherry-picking, no? E il loro singolo Retreat è sicuramente uno di quelli che merita di essere colti. Tra l’altro pare che si siano ben comportati nelle loro esibizioni italiane di un paio di settimane fa. All’inizio il loro nome, sinonimo di Libertines, ma anche traduzione di rastrelli, mi aveva lasciato qualche dubbio, poi saputo che il nick del frontmen è Liberace, di dubbi non ve ne erano più: mirava(no) proprio a quello…
I Nada Surf li aspettavo con spropositata aspettativa: volevo disperatamente trovare una nuova Inside Of Love. Missione fallita. L’impressione è di un album con poco estro, poca inventiva, valido per un sottofondo ma senza vette da scalare, nonostante la produzione e la presenza di Chris Walla. Ma dato che The Weight is a Gift a persone molto attendibili è piaciuto, ci riproverò. Intanto Do It Again si può downloadare qui.
The Dandy Warhols, altri personaggi che hanno regalato pezzi da elevata rotazione. A parte quello stuprato dai milioni di spot penso a Godless, We Used To Be Friends e I Am Sound. Come riferito quando si parlava dei Warlocks, l’attesa era notevole, ma anche in questo caso mi pare un po’ frustrata. Odditorium or Warlords of Mars credo che farà fatica a trovare spazio in mezzo alla quantità di dischi di spessore che vengono settimanalmente sfornati. Rivedibile.
Ho provato ad ascoltare anche gli Xiu Xiu, La Foret, ma un album intero faccio fatica. Non sono abbastanza avvvanti, evidentemente.
Per variare un po’ è stata invece molto utile la colonna sonora di Wedding Crashers, in cui spiccano i Flaming Lips con Mr. Ambulance Driver, affiancati da Bloc Party, Spoon, Robbers On High Street, Rilo Kiley, The Sights ed ancora i DCFC di Walla.
Con questa settimana chiudo, e sarò lontano dalla fibra ottica o qualsiasi altra banda larga per un mese, per cui avrò modo di rivisitare quanto raccolto sino ad ora (e magari qualche arrivo dell’ultimo momento, magari proprio i Death Cab For Cutie il cui nuovo singolo Soul Meets Body si può trovare qui in mp3) attraverso il lettore. Di certo so che i God Is An Astronaut, post-rock dall’Irlanda, avranno uno spazio importante: sono perfetti per le letture. Statemi bene.

15 Risposte to “Roadrunner”

  1. bellalì!
    l’ascolto autostradale è un bonus per alcuni pezzi, quei rumori regalano spesso un arrangiamento supplementare interessante.
    certo, a 170 all’ora con i finestrini abbassati scatta il remix automatico…
    ;]

  2. buon viaggio e buone vacanze allora!!

  3. I concerti che hai citato sono irrinunciabili! Sui dischi sono un po’ indietro, aspettiamo.

  4. Confesso Shirk che quando noto tra i possibili optional il sistema Bose Surround un pensiero un po’ troppo consumistico si fa largo in mezzo a quelli più razionali ed equilibrati. Che fortunatamente sinora hanno sempre avuto la meglio… ;]

    Grazie Monotono, altrettanto a te ed a m0n0. Dai che in autunno-inverno capiterà qualche occasione per rivederci.

    Bene Barto, così potremo conoscerci, magari tramite Ciddu, semprechè non ci si veda prima al Forum (ma quest’anno il campionato inizia tardi!)

  5. vedi? avvolta ritorna.(volevo acchiappare i black rebel mortorcycles e i dèt chèb blabla come augurio di buone vacanze ma i link mi snobbano.)tieni botta, tangerine man.

  6. Sì inizia tardi ma potresti venire all’amichevole Italia-Francia del 13 settembre 🙂

  7. saluti mr tangerine…
    per l’estate io invece ho preso il deluxe di stanley road del vecchio MODfather…+ kaiser chief…se capiterà qlc altra cosa (tipo BRMC di cui ho il Ià non molto ascoltato per la verità) vedrò che fare!
    bye
    mirza

  8. eh no..non mi sei tanto avvanti! buone vacanze caro monte, baci.

  9. tranquillo, in realtà gli xiu xiu fanno dormire tutti dopo due minuti però sai… per essere cool bisogna soffrire (o dormire, fai tu). un abbraccio. a.
    dEUS 4ever

  10. Caro, carissimo Monte,

    i S.F.A. li seguo da anni, e insieme ai Supergrass sono tra i miei gruppi “moderni” preferiti… mi piace sempre da impazzire la loro produzione, le voci perfette, i suonetti kraut e i chitarroni fuzz..

    Ho sentito Love Kraft, non mi ha convinto del tutto ( nel senso che, non mi ha convinto tutto, perchè la numero 1,4 e 7 sono davvero adorabili… il resto varia tra il carino e il ” meglio Toto Cutugno ( tra l’altro, grandissimo e sottovalutato 😀 )

    Road To Rouen è molte spanne sopra… ma è sempre una gioia avere un loro nuovo disco!!

    Il discorso Elbow per me è questo.. ci sono gruppi con ottimi ascolti, eccellenti produzioni, suoni perfetti, magari sono anche discreti musicisti..ma non faranno mai album memorabili perchè, al massimo, ma proprio massimo, fanno 3 o 4 gran bei pezzi a disco.. gli Elbow e i Doves sono perfetti esempi di quanto dico ( d’accordo che Cast of Thousands e Last Broadcast sono dischi importanti…ma a me lasciano un sapore di incompiuto, come se avessero potuto dare qualcosa di più…)

    Non so perchè, ma mi vengono in mente gli Swerverdriver… se ascolti ” Mezcal Head ” e ” Eject Seat Reservation” hai quella sensazione che hai quando un gruppo si spreme fino davvero al limite massimo..ed è questo che manca a tanti dischi che ascolto.. 😀

    Beh Monte, come al solito mi faccio prendere…mi scuserai carissimo, buone vacanze!!!

    G.T.

  11. ho prenotato, brakes e poi brakes di nuovo e poi I am kloot

    ho cercato di andare a vedere i rakes ma i biglietti si trovavano solo dai bagarini a 60 sterline … da pazzi

    non c’e’ stato verso di trovare un biglietto per gli artic monkeys che avranno come supporto i milburn

    mi son svegliata troppo tardi
    son la solita coglioncella

  12. Passo di qui dopo tanto….
    Pollice alto assolutamente per i The Rakes, e una domanda: Art Brut?Che ne pensate?Sono il mio Hype del momento…
    Un saluto…

  13. ancora in vacanza???? che invidia!!!!!

  14. ma le tue vacanze non finiscono mai??? dai torna torna!!!

  15. Grande G.T.! E di cosa ti dovrei scusare? E’ un vero piacere leggere i tuoi pensieri a riguardo di questi gruppazzi. Non conosco i Swervedriver ma li ascolterò quanto prima!

    Hint, leggere i gruppi per i quali mostri interesse è motivo di grossa soddisfazione. Tranquilla tanto lì avrai un sacco di occasioni di ribeccarli!

    Begbie, gli Art Brut sono certamente altrettanto validi!

    Monotono, siamo rientrati a metà!


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