Band Of Horses @ Musicdrome – Milano, 12 marzo 2008
E’ abbastanza strano che io non abbia mai dedicato dei post ai Band Of Horses, uno dei gruppi che ho ascoltato di più in questi ultimi anni. Una questione di tempistica forse, dato che i loro album mi sono molto piaciuti entrambi, anche se probabilmente Everything All The Time rimane il migliore dei due, ma non considero Cease To Begin un disco minore, come invece tanti ritengono. E’ certamente vero che se Matt Brooke fosse rimasto nella band dei cavalli, forse anche Cease To Begin sarebbe stato più significativo, ed il gruppo avrebbe un tasso qualitativo ancor più elevato.
Ottima occasione la data di ieri sera per ovviare a questa lacuna, oltreché per avere un contatto ravvicinato con Ben Bridwell e la sua superlativa voce, il dioscuro rimasto leader maximo del gruppo, che ha emanato puro carisma indie nell’arco della durata del concerto, senza divismo e con tanta semplicità, nella sua camicia di flanella a scacchi beige e marrone, segno distintivo del rock a connotazione outdoor.
A supporto si sono esibiti prima Tyler Ramsey (vedi questo post), che si è successivamente aggregato ai Band Of Horses come chitarrista aggiunto, iniziando con la sua notevole A Long Dream, dall’album A Long Dream About Swimming Across the Sea, indossando la t-shirt del gruppo che sarebbe salito sul palco da lì a poco: The Cave Singers. Le chiacchiere da concerto, unitamente ad un estemporaneo incontro a 30 anni di distanza con un compagno delle medie inferiori (! – è vero che sono fisionomista se sono riuscito a riconoscerlo – bellissimo scoprire che anche lui è un quarantenne appassionato di gruppuscoli alternativi) mi hanno impedito di seguire con attenzione il rimanente set di Tyler – che richiede comunque una spiccata propensione per il folk più puro – e di quello dei The Cave Singers che non sono sembrati memorabili, ad onor del vero, ad eccezione di un singolo brano.
Piuttosto tardi si affacciano i BOH, in sei sul palco, e dopo poco attaccano le note di Monsters in una versione che è sembrata ancor più lenta di quella su Everything…, e dalla postazione in consolle, con l’ausilio della scaletta criptata appoggiata sul mixer, nel senso che tanti brani sono indicati con un codice interno al gruppo, riesco a decifrare la scaletta:
MONSTERS (S/T)
SNOW (The First Song)
GHOST (Is There A Ghost)
SALT (The Great Salt Lake)
TOO SOON (Islands On The Coast)
GIL (Wicked Gil)
LRC (Ode To LRC)
13 DAYS (Thirteen Days – J.J. Cale Cover)
OLDER (Why You Never Get Older – di Ryan Monroe – tastierista)
NO ONE (No One’s Gonna Love You)
FUNERAL (The Funeral)
WEED (Weed Party)
WRITERS (The General Specific)
Encore
MARRY (Marry Song)
HOUSE (Cigarettes, Wedding Bands)
GOODMAN (Am I A Good Man – Them Two Cover) mp3
Probabilmente Funeral risulta essere il miglior pezzo della serata, seguita a ruota da Is There A Ghost, dato che in entrambe le canzoni la voce di Bridwell ha espresso il massimo potenziale, nella sua unicità e brillantezza. L’acustica era discreta, il Musicdrome pare aver tratto giovamento dal restyling, e solo i livelli della batteria sembravano non perfetti in quanto si sentivano molto più i piatti dei tamburi, ma è giusto un dettaglio. Una canzone che mi è mancata? Forse Detlef Schrempf, ma mi rendo conto che è piuttosto personale e poco adatta ad un live.
che invidia. avrei voluto esserci.
però sarei rimasto deluso dalla mancata esecuzione di window blue.
ma la voce dal vivo è così particolare?
UnPaino - 13 marzo 2008 alle 12:51 PM |
Sì, è un peccato che non abbiano aggiunto una data a Roma, ma da quanto ha lasciato intendere Bridwell dovremmo rivederli abbastanza presto in Italia. Sì, la voce è particolare anche dal vivo, se possibile anche di più, perchè emerge anche una discreta potenza. Ho visto cadere tante mascelle durante Funeral, la mia compresa, ovviamente.
Monterey - 13 marzo 2008 alle 1:17 PM |
Dovevo esserci ma ho dovuto abdicare all’ultimo 😦 speriamo tornino presto… ho sentito che è probabile una loro partecipazione al festival di Ferrara di quest’estate.
Luca
anonimo - 13 marzo 2008 alle 2:45 PM |
Sarebbe una gran cosa, Luca. Per quato riguarda Ferrara sicuri i Franz Ferdinand il 12 luglio, sabato, presentando il nuovo album: farò di tutto per esserci. Poi gli Interpol che, per quanto li ami, passo in quanto infrasettimanali e poi sarà probabilmente una ripetizione del concerto del novembre scorso, per quanto apprezzato…
Monterey - 13 marzo 2008 alle 3:31 PM |
Gran concerto, più ci penso più dico: gran concerto! Grazie per la compagnia Ste, piacevole e preziosa 🙂
lelina - 13 marzo 2008 alle 8:20 PM |
Davvero Lelì, è un concerto ad azione prolungata. Oggi nei – rari – silenzi echeggiavano le chitarre e risuonava quella voce inconfondibile ed amichevole. Grazie a voi! Ed avremo modo di tornare in argomento MTH… ;]
Monterey - 13 marzo 2008 alle 11:07 PM |
un volo annullato e il sogno di vedere BOH a parigi è svanito nel nulla. purtoppo non ho potuto organizzare nemmeno una trasferta milanese, sigh 😥
sono sicura che Funeral sarebbe stata anche la mia preferita, e poi voglio immaginare una Salt da brividi…
che invidia, acc… 😉
hangitall
anonimo - 14 marzo 2008 alle 2:35 PM |
‘Azz’ che peccato! Sì certo, anche SALT è stata grande, ed a distanza di un paio di giorni mi ritorna il While they lied at night, they lied at night… di Cigarettes.
Monterey - 14 marzo 2008 alle 3:01 PM |
E io che lavoravo.
Bluto
anonimo - 14 marzo 2008 alle 8:13 PM |
che nervi, un sacco di band snobbano Roma. Iron and wine, Mars Volta, Radiohead, Band of Horses ed altri.
Eppure la capitale non ha fatto mai mancare la propria presenza ogni volta che artisti degni di questo nome si sono affacciati sul Colosseo (vedi la scorsa settimana per il concerto degli eels).
dottorTroy - 15 marzo 2008 alle 2:29 PM |
Io credo che spesso si tratti di un problema logistico: è facile inserire una data a Milano tra una a Zurigo ed una a Monaco, con un giorno il gruppo se la cava. Non c’è dubbio che Roma sappia fornire un’audience appropriata; a proposito, adatti ai tuoi gusti: Black Mountain il 26 maggio!
Monterey - 15 marzo 2008 alle 3:48 PM |
Gran concerto. Grande band.
Ale
anonimo - 15 marzo 2008 alle 4:50 PM |
me li ero già appuntati i black mountain. In the future è un gran bell’album e sono curioso di sentirli live.
Intanto mercoledì arrivano i dead meadow…
DT
anonimo - 17 marzo 2008 alle 2:02 PM |