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Supergrass

Supergrass - Road To Rouen

Road To Rouen: sembra il titolo dell’ennesimo gioco strategico in tempo reale ambientato durante lo sbarco in Normandia. Invece, fortunatamente, si tratta solamente del quinto album dei Supergrass, il penultimo previsto dal loro contratto a lunghissima scadenza con la Parlophone. Il disco è stato registrato a Rouen, appunto, rinnovando una consuetudine che aveva visto i Supergrass registrare in Francia anche il precedente Life On Other Planets.
I Supergrass hanno contribuito in maniera determinante all’affermazione ed alla diffusione del movimento britpop, eppure ai più sembra che non siano riusciti ad ottenere un adeguato tributo per la discografia prodotta, che solo un anno fa era stata celebrata dalla raccolta Supergrass Is 10, che sanciva anche il decennio di attività della band. Forse il motivo era ed è dovuto al fatto che i loro singoli non hanno mai varcato la soglia della notorietà assoluta alla Oasis e Blur, per intenderci. Magari è mancata la ballatona alla Wonderwall o il tormentone alla Song 2, però sono più d’uno i brani che hanno i crismi per entrare nel gotha del britpop, da Caught By The Fuzz (1994) ad Alright (1995), ma soprattutto Moving (dal loro album più bello – quello eponimo del 1999).
E’ anche vero che gli Oxfordiani, un trio diventato quartetto lungo il percorso, non sembra averci mai fatto troppo caso, e – giustamente – ha continuato a lavorare sodo sia in studio che, soprattutto, dal vivo. La loro linea musicale sembrava essere ben definita, con brani piuttosto cadenzati e vivaci a dipingere piccoli e divertenti quadretti di vita vissuta, ed è quello che più o meno mi aspettavo di ritrovare anche in Road To Rouen.
Sorpresa, invece, Gaz Coombes e soci hanno cambiato stile, e ci consegnano un album che farà la felicità di quelli come me che prediligono suoni più orchestrati, magari meno immediati ma certamente più strutturati. Se non è stato un colpo di fulmine, poco ci manca, in questi giorni non ho fatto altro che ascoltarlo e si, convincermi sempre di più che questo è uno degli album che maggiormente ha sollecitato le mie corde in questo 2005.
E’ corto, nove brani di cui uno strumentale di 1’ e 30” (che peraltro rimane incollato alle orecchie come pochi: il mezzo-western Coffee In The Pot – con annesso urletto Oi!), ma questo particolare alla fine risulta essere un pregio, perché è del tutto privo di episodi riempitivi.
Volendo semplificare molto, si potrebbe provocatoriamente sostenere che i Supergrass nell’ultimo paio d’anni abbiano fatto una full-immersion di White Album (ascoltare Sad Girl per credere) ed altre produzioni beatlesiane. Allo stesso modo si potrebbe pensare che il modo di fare musica dei Gomez abbia potuto costituire un’ispirazione. Ma sarebbe molto riduttivo: il marchio di fabbrica, anche se in secondo piano, rimane ben distinguibile.
St. Petersburg sarà il singolo che romperà il ghiaccio, mentre il CD sarà disponibile da Ferragosto. Tales Of Endurance e Roxy sono altri due pezzi di pregio, il secondo in particolare con un cambio di ritmo e progressione finale. Un disco da 4,4 su 5,0

23 Risposte to “Supergrass”

  1. I supergrass sono un caposaldo della musica inglese, e ampiamente sottovalutati. Questo, per la cronaca, devo ancora ascoltarmelo bene, ma sono fiducioso. E’ logico che ho una mia personale classifica degli album dei ragazzi di Oxford, ma non c’è mai stato un album che non sono mai riuscito ad ascoltare (tipo con gli Stereophonics) e quindi aspetto solo un po’ di tempo da dedicare all’ascolto.
    Io, comunque, l’album che preferisco è il secondo (In it for the money), anche se la singola traccia che adoro più di tutte è Mary, del disco successivo…

  2. non ci sto credendo. stamattina mi sono alzata e mi sono chiesta “ma che fine hanno fatto i supergrass?” a splinder hanno attivato un servizio di telepatia??

  3. alright se la ricordano in molti, peccato che sia per qualche spot gelatesco

    c’è da dire che – almeno qui in italia – hanno avuto una bella sfiga con “pumping on your stereo”, il titolo equivocabile a volte è una sfortuna, tipo la tamarrissima (ma bbbella) “all nite disco party” dei brakes: questi qui possono solo sperare in uno spottone della durex…

    gomez e supergrass sono due gruppi “spreconi”, in un disco condensano materiali sufficenti per una carriera dignitosa di un altro gruppo: mi garbano anche per questo

  4. Interessanti Boss le scelte di album e favourite song: Mary è molto particolare, probabilmente gioca anche il fatto che è legata a piacevoli ricordi… ;]

    Lelì per adesso è un servizio in fase di sperimentazione, tra poco diventerà ovviamente a pagamento. Ma avevamo già avuto episodi di comunicazione telepatica o sbaglio? Forse gli ippopotami o qualcosa del genere…

    Vero Shirk, era uno spot MasterCard o sbaglio? Pumpin’ è stata inclusa anche nella colonna sonora di Road Trip, filmino trasparente ma molto divertente, in cui brillava anche Mr.E’s Beautiful Blues. D’accordissimo sulla analogia tra Gomez e Supergrass nella onestà produttiva…

  5. ciao, ho bisogno di un consiglio, puoi passare dal mio blog? non so a che concerto andare stasera. Sono indecisa tra due. piano B e’ piu’ economico (£3.50) ed include Sharlene Hector (dei Basement Jaxx). Ma potrebbe capitare presto un’altra occasione. Piano A e’ piu’ caro (£18), buona musica anche se il genere e’ completamente diverso e magari evito di mettermi in situazioni imbarazzanti…

  6. HAI RAGIONE!! allora splinder metterà il servizio sicuramente a pagamento! 😉

  7. anni fa ho incocciato i Supergrass a Piccadilly (non chiedetemi dove stessero andando a piedi perché non ne ho idea). non ho nessun loro album, ma anch’io li ho sempre apprezzati molto. probabile che questo me lo compri.

  8. Tutti insieme Body? E’ possibile che andassero a qualche passaggio promozionale da HMV o all’allora Tower Records. Se investirai su Road To Rouen non te ne pentirai, e se pianificheranno una data milanese sarebbe un valido motivo per rivederci!

  9. Anch’io sono un fan datato dei Supergrass, già dal primo eccellente album. Ho ascoltato, scaricandolo dalla rete, il nuovo CD. E’ tremendamente diverso dai precedenti. Sembrano un’altra band. Ma anch’io sposo questo cambio di tendenza. I suoni sono più maturi e complessi, segno di creatività e spessore artistico. Ho scoperto che i SG sono dei polistrumentisti molto validi. Il batterista suona anche le tastiere ed il pianoforte, il bassista suona anche il violoncello e la fisarmonica. Personalmente ritengo “St.Petersburg”, il nuovo singolo, un ottimo pezzo che potrebbe anche fare breccia in classifica inglese ma non penso qui in Italia. Grandissimo pezzo “Tales of Endurance part4,5,6 che apre l’album. In retrospettiva penso invece che il loro disco migliore sia il terzo (che a tratti può assomigliare a questo: “Born again”, “Faraway”, “Eon”) ma che è cosparso anche di hit memorabili: “MAry”, “Pumping on…” e soprattutto “Moving” il pezzo più bello del gruppo secondo me. Non disprezzo neanche “Life On other planets” dove c’è un divertente miscuglio di generi: il punk di “never done nothing…” lo ska di “Brecon Beacons”, il rock duro di “Rush Hour Soul”, il pop da classifica “Grace”, glam-rock “Seen The Light” e rock sperimentale “Prophet…” e “Run”, bellissima quest’ultima.

  10. Sono totalmente d’accordo con te Orlando, in tutti gli aspetti che hai elencato (una specie di perfetta minibiografia dei Supergrass). Tale Of Endurance è veramente straordinaria, forse prende ancora meglio chi, come noi, ama anche (e soprattutto credo nel tuo caso) il progressive. Bellissimo il tuo blog, diventerà una lettura fissa!

  11. Grazie Monterey. Metto il tuo link nell’apposita sezione.

  12. Tra l’altro quando uscirà l’album farò anch’io una rece sul blog. A presto

  13. Aspetto il ritorno dei Supergrass fiducioso. Intanto caro Monte ti saluto. Domani parto. A presto. Ciddu

  14. buone vacanze!
    Hint

  15. Buone vacanze a te Hint, io tengo duro ancora un paio di settimane! ;*

  16. sono davvero bravi si si..
    😉

  17. In questi giorni tanto lavoro ma uno spazio per la musica me lo ritaglio sempre … questi non li conosco, ma finora qua ho trovato buoni consigli ed empatia musicale, ergo …

  18. qualcuno ha detto st. petersburg? 🙂
    era da quando sono partito che non leggevo il tuo blog. e’ sempre un piacere. tra l’altro sono d’accordo in pieno con quanto hai scritto, compreso “supergrass” miglior album.
    domenica torno gia’ 😦
    a presto.
    a.

  19. cazzo i Supergrass… il nuovo dei supergrass…
    il gruppo che più volte ho visto dal vivo nella mia vita ( almeno 5 volte ) e che, almeno con i primi 3 album ( impossibile una graduatoria sul merito..dico “In it for the money ” perchè quando uscì avevo 17 anni e cambiò il mondo a me e a tutti i miei amici a cui feci la cassetta… )

    Puoi immaginare quanto sia felice di questa svolta..sentirò e ti farò sapere, as usual!!

    ciao bello!!

    G.T.

  20. giovane ma mi chiedevo, hai un nick su soulseek??
    così magari ci si becca lì!!!

    il mio, ovviamente, è valderrama_five ,libero di aggiungermi all’istante!!!

    G.T.

  21. Che bello Monte, i Supergrass hanno finalmente preso il volo!!!
    Che bello vederli librare così, senza più freni, senza paura…

    Capolavoro, grazie per l’ennesima volta di avermelo segnalato così in anticipo…

    ah 2 cose: se Burt Bacharach fosse Tony Blair, l’attuale inno Inglese sarebbe “Martell” dei Cribs!!:-D

    e 2: se non li hai mai sentiti, procurati The Free Design… la mia più grande scoperta 60′ da almeno un anno a questa parte!!! ( ma anche di più!!)

    G.T.

  22. Ruckert puoi andare sul sicuro, Road To Rouen lo vedo piuttosto compatibile con la tua raffinat(issim)a selezione musicale!

    Antò! Che piacere! Leggo che lì a San Pietroburgo procede tutto alcolicamente bene… Buoni ultimi giorni in riva al Baltico, e buon rientro!

    Grande G.T.! Come procede con l’insegnante di giapponese a Procida?!? Sono contento di ricevere la conferma che RTR sia un gioiello. Mi segno il tuo suggerimento e mi metto a caccia…
    Certo e volentieri, su soulseek sono Unintended; occhio che è case sensitive!
    Burt Bacharach for Prime Minister!!! ;]


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